Elia Andrea Corazza (Conservatorio di Milano)

Ottorino and Elsa Respighi at the Accademia Chigiana, between discovering the past and inventing the future

Guido Chigi Saracini was a visionary patron, an experienced musician, and a devoted friend to Ottorino and Elsa Respighi. According to the Count’s vision, the Accademia Chigiana should have been a meeting place for musicians, artists, and intellectuals, a place where historical eras would intersect, and the past would be discovered in order to conceive the future. The frequent contacts with Count Chigi, Sebastiano A. Luciani, Arrigo Serato, Olga Rudge, Bianca Chigi, Luisa Bàccara, led to the composition of new music (Lauda per la natività del Signore and Suite della tabacchiera, 1930) and the orchestration of pieces of the past, now rediscovered (Respighi E se un giorno tornasse, 1930; Vivaldi, Sonata in Re maggiore rv10; Bach, Corale Nun komm, der Heiden Heiland). Guido Chigi Saracini kept Respighi’s scores during World War II, and received as a gift from Elsa several of his scores, including some autographs of La campana sommersa, which are now in the library of the Accademia Chigiana.

Elsa e Ottorino
I Respighi a Palazzo Chigi Saracini, fra riscoperta del passato e invenzione del futuro

Ottorino ed Elsa Respighi trovarono nel conte Chigi Saracini un lungimirante mecenate, un competente musicista e un amico appassionato. Con l’Accademia Chigiana il conte creò un punto d’incontro internazionale tra musicisti, artisti, intellettuali, un crocevia tra epoche storiche, dove si scopriva il passato per inventare il futuro. Grazie ai contatti con il conte Chigi, Sebastiano A. Luciani, Arrigo Serato, Olga Rudge, Bianca Chigi, Luisa Bàccara, Respighi compose nuove musiche (Lauda per la natività del Signore e la Suite della tabacchiera, 1930) e orchestrò musiche precedenti, oggi riscoperte (E se un giorno tornasse, Respighi, 1930; Vivaldi, Sonata in Re maggiore RV10; Bach, Corale Nun komm, der Heiden Heiland). Custode dei manoscritti di Respighi durante la Seconda guerra mondiale, il conte ricevette in dono da Elsa numerose partiture del marito, tra cui alcuni autografi della Campana sommersa, ora conservati nella Biblioteca dell’Accademia Chigiana.